Regia di George Clooney vedi scheda film
Delusione. Freddo, arido, noioso. Troppo spazio lasciato ai dettagli della penosa vicenda e troppo poco all'approfondimento psicologico e morale dei personaggi. Claustrofobico, triste. Ha il pregio di rendere l'atmosfera all'interno di una redazione televisiva degli anni 50 (unità di luogo in cui si svolge l'intero film), ma lo fa per mezzo di un linguaggio estetizzante (un bianco e nero sgargiante, traslucido, dai forti contrasti noir; uno stile ibrido che pare riprendere il discorso espressionista di certo Coppola, abolendo però il pan-focus e normalizzandone le eccentricità). Non bastano gli attori misurati, nè la morbida commistione fra fiction e documentario, nemmeno l'onestà dell'indignazione a salvare il film.
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