Regia di George Clooney vedi scheda film
George Clooney è veramente in gamba, e si vorrebbe ad ogni costo - così, giusto per soddisfazione, non per cattiveria - trovargli qualche difetto. Ma non è facile, e questo film contribuisce certamente ad aumentarne la popolarità. Non sarà un film geniale, ma è solido, ben girato, benissimo recitato, animato da uno spirito democratico che rende giustizia alla parte migliore del cinema americano e perpetua il mito del bravo regista attore kentuckyano. Clooney parla del passato per parlare del presente, con la caccia alle streghe del senatore McCarthy che somiglia tanto al famigerato Patriot Act promulgato dall'altrettanto famigerato presidente G.W. Bush all'indomani dell'ultrafamigerato 11 settembre (a proposito del quale è doveroso, checché se ne pensi, vedere il film "Confronting The Evidence", recentememnte trasmesso su Rai3 da Milena Gabanelli per Report). Ma "Good Night, And Good Luck" - letteralmente "buona notte e buona fortuna", la frase con la quale il giornalista Ed Murrow concludeva i suoi programmi televisivi alla CBS - è anche un film sulla professione giornalistica, sul rischio del servilismo e sulla dignità di continuare a fare il proprio mestiere nonostante la paura che il potere politico cerca sempre o quasi di incutere su quelli che proprio in America sono stati denominati il quarto e il quinto potere (stampa e tv). Questa versione di "Tutti gli uomini del presidente" anni duemila esalta i piccoli gesti d'eroismo di tante persone che hanno consentito fino ad oggi che l'America (e di conseguenza la nostra Europa) sia, nonostante tutto, una grande democrazia.
Ottima la prova attoriale di David Strathairn, fiancheggiato da comprimari d'eccezione, quali un Clooney ingrassato a dovere e i bravi Jeff Daniels e Robert Downey Jr.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta