Regia di George Clooney vedi scheda film
L’ ultimo film di George Clooney è un’ importante riflessione sul ruolo della televisione e sui compiti morali di chi ci lavora.
La vicenda è quella di Edward Murrow, giornalista della Cbs, che si oppose apertamente ai metodi del sentaore Mc Carthy combattendone l’ arroganza e l’ ipocrisia.
Intorno a lui tutto un gruppo di altri giornalisti impegnati in un lavoro che risalta le componenti individuali per un obiettivo comune: fare un servizio, cercare di portare la verità nelle case degli americani.
Molto bello è vedere i retroscena pieni di fumo e di idee di un programma fatto di opinioni, vedere l’ interno degli studi di registrazione, vedere le piccole sale dove nascono i tagli da dare al programma.
Clooney affronta il mondo del giornalismo televisivo dandogli valore e mostrandone il lato etico e professionale.
Dopotutto il film ci vuole parlare anche di oggi, di come i politici strumentalizzino i fatti e le paure del popolo per creare le proprie campagne democratiche, nascondendo in realtà crimini e problemi ben peggiori (si pensi alla guerra in Iraq e di quanto non sappiamo più niente di cosa stia accedendo da quelle parti). E si parla anche e bene di cosa dovrebbe essere la televisone. Di come non sia vero che approfondimenti sulla nostra politica e sulla nostra società porterebbero solo sbadigli nelle case dei telespettatori. Perchè non è vero che la televisione debba solo trasmettere programmi che insultino la nostra inteliggenza e il nostro decoro.
La televisione è solo valvole ed elettricità se dentro non c’è nulla di umano.
Da noi l’ unica cosa umana che è rimasta è la stupidità.
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