Parigi, primi del ’900. Hervey una sera torna a casa e trova la lettera d’addio della moglie. La quale, a sorpresa, torna dopo qualche ora. Non come se niente fosse, ma quasi. Nella sua vita un altro uomo, forse insignificante. Tra i due comincia un gioco al massacro psicologico, pronto a deflagrare in dramma.
Note
Tratto da un racconto di Conrad, che alludeva all’impotenza dell’uomo positivista, sicurissimo di sé, di fronte al turbinio della passione, della gelosia, dell’ossessione amorosa. Chéreau sceglie come registro quello del cinema “da camera”, molto concentrato sugli attori (Pascal Greggory e Isabelle Huppert sono mostruosamente bravi), sui primi piani, sugli scorci d’ambiente rubati qua e là. Il risultato è stilisticamente perfetto, rigoroso nella conduzione ma anche formale e un po’ ingessato.
Splendido uomo di teatro Chèreau.. e si avverte nella preziosa, quasi maniacale cura delle sue opere... eppure al cinema non riesce mai a soddisfarmi pienamente, non è riuscito a farlo con l'opera del'esrodio, l'impossibile, delirante, narocca rappresentazione visiva del romanzo di Chase "La carne dell'0rchidea" (Un'orchidea rosso sangue con la Rampling e un nutrito contorno di vecchie glorie)… leggi tutto
Il volto di Isabelle Huppert sparpaglia passi ovunque, passi che secernono una strana ambiguita', potata da un' improvvisa veletta nera. Ogni scena viene sodomizzata da un arredamento quasi viscontiano, talvolta notturno e soffocante. Dialoghi che cadono dalle grida pietrose di Bergman, un' Atmosfera che si siede sugli occhi, pronta ad allestire crepe che fermentano anche oltre il corpo del film. leggi tutto
Scusate, ma la presenza di Isabelle Huppert non può sempre garantire che un film sia un capolavoro. "Gabrielle" è un film, come Chereau stesso ammette, formalista e fortemente stilizzato. I primi 15 minuti sembra che tutto debba prendere una piega stranamente ironica. Il ritmo frenetico del montaggio e l'accavallarsi dei dialoghi tra la nobilgente sembrano solo escamotage per scherzare sui… leggi tutto
Il 3 dicembre 1857 a Berdyciv, in Polonia, nasceva lo scrittore polacco successivamente naturalizzato britannico Joseph Conrad.Tante e immortali le opere che la sua penna sublime ci ha regalato, romanzi e racconti…
Gabrielle è un magnifico film, uno dei più affascinanti del raffinatissimo Patrice Chéreau, teatrante di una carriera cinematografica molto interessante, capace di sedurre con titoli come questo o come La regina Margot (che al momento aspettiamo ansiosi in una edizione dvd; integrale, mi raccomando!). Un artista ha tutto il diritto di modificare la fonte da cui trae il…
Gioco al massacro di una coppia, sottilmente e atrocemente crudele, che di primo acchitto infastidisce un pò per la pedanteria ossessiva di una regia, che con carrellate e giri vorticosi di macchina, rischia di impantanarsi in uno sterile manierismo e non collima con un ritmo che invece procede inesorabile, impennando in tensione verso un finale potentissimo. Ma Chéreau è un uomo di teatro e…
Una novella di Joseph Conrad (The return) adattata per lo schermo. La programmazione del Festival di Venezia ci ha proposto nello stesso giorno questo film e "Proof" di John Madden, ma la differenza è notevole. Un'interpretazione maiuscola di Isabelle Huppert (La Coppa Volpi se la sarebbe meritata tutta) e Pascal Greggory, inoltre anche il regista ci mette qualcosa di originale, con la scelta…
Splendido uomo di teatro Chèreau.. e si avverte nella preziosa, quasi maniacale cura delle sue opere... eppure al cinema non riesce mai a soddisfarmi pienamente, non è riuscito a farlo con l'opera del'esrodio, l'impossibile, delirante, narocca rappresentazione visiva del romanzo di Chase "La carne dell'0rchidea" (Un'orchidea rosso sangue con la Rampling e un nutrito contorno di vecchie glorie)…
La cifra stilistica, la ricostruzione d’ambiente estremamente curate e la conduzione degli estenuanti dialoghi, rigorosa ed essenziale, possono rendere il tutto un po’ troppo algido e a tratti pesante da seguire, ma,resta una pellicola degna di nota e molto interessante: la recitazione à efficace ed ai massimi livelli; le riprese dei volti che parlano nella loro vivida espressività,…
Parigi, primi del ’900. Hervey una sera torna a casa e trova la lettera d’addio della moglie. La quale, a sorpresa, torna dopo qualche ora. Non come se niente fosse, ma quasi. Nella sua vita un altro uomo, forse insignificante. Tra i due comincia un gioco al massacro psicologico, pronto a deflagrare in dramma. Tratto da un racconto di Conrad, che alludeva all’impotenza dell’uomo…
scusate il ritardo, ma ho avuto molto da fare. Anche quest'anno il festival di Venezia è finito e secondo me si è risolto in un compromesso della giuria, perchè i favoriti alla vigilia erano Good Night, and Good…
Scusate, ma la presenza di Isabelle Huppert non può sempre garantire che un film sia un capolavoro. "Gabrielle" è un film, come Chereau stesso ammette, formalista e fortemente stilizzato. I primi 15 minuti sembra che tutto debba prendere una piega stranamente ironica. Il ritmo frenetico del montaggio e l'accavallarsi dei dialoghi tra la nobilgente sembrano solo escamotage per scherzare sui…
Il volto di Isabelle Huppert sparpaglia passi ovunque, passi che secernono una strana ambiguita', potata da un' improvvisa veletta nera. Ogni scena viene sodomizzata da un arredamento quasi viscontiano, talvolta notturno e soffocante. Dialoghi che cadono dalle grida pietrose di Bergman, un' Atmosfera che si siede sugli occhi, pronta ad allestire crepe che fermentano anche oltre il corpo del film.
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Commenti (1) vedi tutti
VOTO : 6 Troppo teatrale per me. Tante belle parole e situazioni intriganti ma troppo poco movimento.
commento di supadany