Regia di João Botelho vedi scheda film
Il film assomiglia a un trattato di filosofia; i protagonisti, un autista e il suo padrone, conducono lo spettatore in una dimensione irreale, sospesa nel tempo. E' anche un suggestivo viaggio amoroso nel Portogallo contemporaneo che sembra un circo felliniano, popolato com'è da situazioni bizzarre e personaggi clowneschi, primi tra tutti i due protagonisti, l'autista Tiago e il suo padrone. Eccentricità al potere per un film ostico ma che ripaga l'attesa dello spettatore con un finale da manuale.
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