Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Nella Mente del serial killer (altro pessimo titolo dato dalla distribuzione italiana, l'originale "Mindhunters" era decisamente piu' accativante) e' in parte un esplicito omaggio ad uno dei romanzi piu' famosi di Agata Christie, e precisamete al suo "Dieci piccoli indiani", piu' volte per altro preso come modello d'ispirazione in passato, quasi sempre con risultati ...dimenticabili.
Per molti versi anche questo film non fa eccezione.
I protagonisti sono 7 brillanti agenti Fbi decisi a diventare profiler dei serial killer. Guidati dal loro istruttore (Val Kilmer) all'ultima prova dell'addestramento, su di un isola tanto desolata quanto inquietante, capiranno ben presto di essere proprio loro le vittime di quella che, solo in apparenza era una esercitazione, finendo per cadere ad uno ad uno nelle trappole del maniaco omicida che (...sorpresa...) si nasconde proprio tra di loro.
Il film regala solo qualche spavento e poco piu' e per l'ingegnoso ( a volte troppo ) modo in cui si avvicendono i vari omicidi, e' piu' vicino nel suo stile al teen /horror "Final Destination" che a gialli del genere come ad esempio "Copycat".
Il gioco al massacro che si instaura immediatamente tra i protagonisti e' solo a tratti coinvolgente, le musiche sono ridondanti e non aiutano a scandire la tensione via via crescente, anche se il ritmo sicuramente si mantiene alto sino alla fine. Poco importa individuare chi sia il diabolico colpevole, come insegna Hitchcock. Ma certo e' meglio non saperlo prima di andare a vedere il film. Mai, come in questi casi, e' utile astenersi dallo svelare il finale, se almeno ci si vuole divertire un po'.
Pessima
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