Espandi menu
cerca
Nata per vincere

Regia di Sean McNamara vedi scheda film

Recensioni

L'autore

boychick

boychick

Iscritto dal 28 gennaio 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 35
  • Post 28
  • Recensioni 239
  • Playlist 38
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Nata per vincere

di boychick
6 stelle

I temi trattati in questa commedia sono tre: il superamento di un lutto, la ricerca della forza per andare sempre avanti e il non aver paura di deludere i propri genitori. Queste tematiche sono trattate a rotazione durante tutta la pellicola, intervallate da ottime musiche. Per il modo in cui sono state affrontate, il film è adatto soprattutto per un pubblico giovane, però anche un adulto può trarne un significato più profondo. Il film vuole trasmettere il messaggio che occorre riuscire sempre a trovare la forza per andare avanti, per non rinunciare ai propri sogni e a raggiungere i propri obiettivi. Se vogliamo, la pellicola vuole essere un impulso, un incentivo a tutti coloro che di fronte ad un ostacolo fisico o psicologico vogliono gettare la spugna, un incentivo a far capire di non aver timore ad affrontare i propri genitori, che è più importante voler raggiungere un proprio obiettivo personale piuttosto che vivere infelici assecondando il volere altrui. Guardando questo film, vengono alla mente i messaggi lasciati nella preghiera di Madre Teresa di Calcutta [...“Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida. Finché sei vivo, sentiti vivo. Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere...]. Oppure il testo della canzone di Gigi D’Alessio “Non mollare mai” [...mai non mollare mai se non ce la fai tieni duro e aspetta quel momento prima o poi finchè vita avrai non mollare mai manda avanti il cuore che domani vincerai...], o la celebre frase di Jim Morrison “Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci”.

Come possiamo notare, argomenti come il “non arrendersi mai” e “il lottare per un sogno” sono stati oggetto della letteratura, della musica, di citazioni celebri e del cinema. Una pellicola simile a “nata per vincere” sul tema dell’andare avanti sempre e comunque è “Abbandonata dal destino”. Quest’ultima è una pellicola che ho proprio apprezzato e che tratta di come trovare la forza per superare le difficoltà, sul fatto di non rinunciare almeno a provare a realizzare i propri sogni anche se il percorso è pieno di ostacoli. Abbandonata dal destino è un film sicuramente più drammatico e per questo consigliato ad un pubblico più adulto, mentre nata per vincere è un film incentrato più sul genere sentimentale, che alterna anche momenti di commedia.

Molto ben presentato il tema del rapporto tra il padre e la figlia. Tra il superamento del lutto e il non aver paura di deludere i propri genitori, personalmente ho trovato meglio riuscita la rappresentazione del secondo tema. Da questo legame la regia vuol far capire che non sempre tenere ad una persona significa tenerla vicino a sé, non sempre tenere ad una persona significa proibirle di seguire un determinato percorso solo perché la porterà magari a scontrarsi con una delusione. Perché sono proprio le delusioni, le sconfitte provate direttamente sulla propria vita, che aiutano a crescere e a diventare grandi. Non sempre evitare una delusione ad una persona significa farle del bene. A questo proposito, più che pertinente il pensiero di Morgan Freeman il miglior modo per garantire un fallimento è quello di rinunciare”. E questo messaggio (anche se in maniera forse troppo semplicistica e stereotipata) viene trasmesso allo spettatore e credo che, soprattutto per i ragazzi, quando si affrontano questi temi questa pellicola possa essere un importante ausilio all’apprendimento di questa tematica.

Il film, e per questo più che una sufficienza non ho potuto dare, non va proprio a fondo delle tematiche e le affronta/risolve con superficialità. Però il messaggio generale, l’input per innescare un ragionamento più profondo allo spettatore comunque è presente e lì sta, in base all’età e alle condizioni personali dello spettatore, decidere se andare a fondo del significato o meno. Sicuramente gli spettatori più sensibili, a chi piacciono le commedie che commuovono, ricche di sentimenti, la visione di questo film è più che consigliata. Pellicola che si merita senz’altro una sufficienza.

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati