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Oremus, Alleluja e Così Sia

Regia di Alfio Caltabiano vedi scheda film

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La recensione su Oremus, Alleluja e Così Sia

di mm40
3 stelle

Nel vecchio west, una banca viene rapinata da una banda assortita in maniera bizzarra: quattro fratellini acrobati, un prete e un pistolero. La sorella maggiore dei ragazzini, su cui il pistolero ha già messo gli occhi, collabora a modo suo.

 

All'inizio degli anni Settanta, un po' per svecchiare il genere e un po' per inserirsi sulla scia (redditizia al botteghino) delle pellicole con protagonisti Bud Spencer & Terence Hill, dilaga il western-commedia. Caltabiano realizza qui forse il suo lavoro migliore e questo dice tutto ciò che serve su di lui; è il suo settimo e ultimo film in sei anni di carriera registica - e anche questo, come indizio sulla qualità dell'opera, non è male. Ma nonostante il budget ridotto (non infimo, comunque) e le poche idee, Oremus, Alleluja e Così sia punta tutto - e fa bene - sull'ironia e sul ritmo, risultando in questo modo quantomeno abbordabile per qualsiasi tipo di pubblico, a patto chiaramente di non nutrire troppe aspettative; la sceneggiatura è firmata da Sandro Continenza e dallo stesso regista, che si ritaglia pure un ruolo da co-protagonista (è l'Oremus del titolo). Caltabiano era in effetti più noto (eufemismo) come interprete e anche in questa occasione è facile intuire il perchè: se la regia è sciatta e approssimativa, almeno come attore non fa grossi danni, caratterizzando senza strafare un banditello/impostore del vecchio west. Luc Merenda è Così sia, mentre in parti lateral troviamo Tano Cimarosa e Katia Christina: non moltissimo, a dire il vero, dal punto di vista del richiamo verso il pubblico. La colonna sonora di Gianni Ferrio fa leva su una canzone-tema à la Oliver onions, orecchiabile e allegrotto: apprezzabile. Così sia, infine, era il nome del personaggio attribuito proprio a Luc Merenda nel precedente, eponimo western di Caltabiano (ma anche, prima ancora, di un bandito di uno scalcinato film del mitologico Demofilo Fidani, Era Sam Wallash... lo chiamavano E così sia, del 1971). 3,5/10.

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