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Il mondo dei sensi di Emy Wong

Regia di Bitto Albertini vedi scheda film

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La recensione su Il mondo dei sensi di Emy Wong

di mm40
2 stelle

La ‘novità’ di questo filmetto erotico/esotico, classico sottoprodotto di quegli anni, sta probabilmente tutta nell’oltremodo tragico finale; per il resto la trama (che segue una sceneggiatura del regista e di Ambrogio Molteni) è banale al limite del ridicolo, i dialoghi sono frivoli, i personaggi scritti con approssimazione ed è chiaro fin dalla prima scena che tutta la pellicola ruota attorno alle scene di sesso: il resto è puramente riempitivo. Nonostante non c’entri nulla con le avventure dell’emancipata Emanuelle (anzi! Il personaggio di Emy Wong è quanto di più stereotipatamente maschilista si possa immaginare), questo film è noto anche come Emanuelle gialla (!), aggettivo ‘razziale’ che ben descrive le qualità intellettuali del parto artistico; a una incerta e non molto nota Chai Lee viene affiancato il più navigato – sempre finora impegnato in ruoli minori – Giuseppe Pambieri, truce nell’estetica e stolido nell’espressività: il disastro è fatto. Bitto (Adalberto) Albertini, dopo una lunga esperienza come direttore della fotografia in opere minori negli anni ’50 e ’60, si piazzò dietro la macchina da presa con il dichiarato intento di sfruttare tale posizione per viaggiare il mondo: mica male. La cornice esotica e i paesaggi da cartolina – seppure non ostentatissimi, presenti anche qui – valgono per Albertini molto più di qualsiasi intreccio logico o interprete efficace; nel 1974 girò Emanuelle nera, il primo con Laura Gemser protagonista: pur con tutti i suoi evidenti limiti, un prodotto di altro tipo. Se lì c’era erotismo magari non raffinatissimo, qui siamo a un passo dalla pornografia: e non è certo un caso che fra i co-protagonisti sia presente anche Ilona Staller/Cicciolina (praticamente mai vestita). 1/10.

Sulla trama

A Hong Kong sboccia l’amore fra Emy, dottoressa del luogo, e il pilota europeo George; la donna pazientemente passa anche sopra ai tradimenti di lui, ma non alla sua improvvisa scomparsa. Ignorando che l’uomo è stato richiamato in patria per motivi di lavoro, Emy comincia a prostituirsi. Quando lui tornerà sarà ormai troppo tardi.

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