Regia di J. Metheus vedi scheda film
Il vero sequel di Notti porno nel mondo (1977), diretto da Jimmy Metheus alias Bruno Mattei, non è Le notti porno nel mondo n°2 (1978, Joe D'Amato), ma questo Emanuelle e le porno notti nel mondo n°2, ancora di Mattei. Tutto ciò che c'è da dire sul film si esaurisce qui; in questa sfumatura curiosa si possono cogliere tutta l'approssimazione e la mediocrità con cui lavoretti del genere venivano sfornati all'epoca. Il cinema italiano era in crisi (tanto per cambiare, si dirà) e anche il 'genere', economico e fantasioso, stava soffrendo parecchio; se da un lato la censura ormai non esisteva più - basti vedere pellicole come questa, nella quale non c'è praticamente mai un essere umano vestito in scena per un'ora e mezza consecutiva e gli amplessi molto presto non si contano più, sebbene non si sconfini mai nella pornografia - comunque d'altra parte i principali filoni (poliziesco, thriller, western) erano esauriti e scarseggiavano idee e fondi. Mattei - con la collaborazione di D'Amato per la 'sceneggiatura', o ciò che dovrebbe rappresentarla - licenzia così l'ennesimo mondo movie porcellone e già visto, con la complicità, come in Notti porno nel mondo, di Laura Gemser che però qui si spaccia per Emanuelle (nel precedente film si presentava con nome e cognome reali). L'attrice si professa amante di Dio (!) nella sequenza introduttiva, spiegando come il sesso sia una sensazione troppo appagante, positiva, meravigliosa per non derivare dalla divinità, mentre chi cerca in ogni modo di censurarlo, proibirlo, negarlo è terrorizzato da Satana e quindi in Satana crede, ispirandosi a lui. Ecco, il livello intellettuale del commento del film è questo: per il resto sono scenette pruriginose a iosa fino alla parola 'fine'. 1/10.
Riti satanici orgiastici, spogliarelli, accoppiamenti lesbo e bisessuali, riprese di film pornografici: il sesso a trecentosessanta gradi, attorno al mondo.
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