Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
Prodotto da Stanley Kramer, che poi diventerà anche un 'ottimo regista, sceneggiatura di Carl Formenan, con la mano di Zinnemann, un regista sempre misconosciuto, ma che ha fatto spesso dei magnifici films, disconoscendo il suo lato divistico. Un regista venuto dall'Europa che ha lasciato una traccia indelebile, e questo film, malgrado il tema melodrammatico, ed in parte anche scontato, ha saputo dosare alla perfezione tutte le note giuste ed in particolar modo il debutto di Brando sullo schermo, ancora distante dal suo exploit di Un Tram che si Chiama Desiderio. La caratterizzazione è ottima, anche se i luoghi comuni non mancano, si affrontano in un'ambientazione vera di un ospedale vero.
Si toccano argomenti spinosi, specialemnte all'epoca, come il problema della vita sessuale dei soggetti.
Mi ha colpito in modo particolare,le scene del ritorno dalla cerimonia del matrimonio, dove si affronta la paura e le insidie della vita futura.
Un soldato colpito durante il conflitto, viene ricoverato in ospedale e da qui saprà che la sua vità la dovrà vivere in una carrozzina dato che la spina dorsale è stata ferita senza possibilità di guarigione.
Caratterizzazione felice
Attore nel ruolo di uno dei pazienti, nella tipologia prefissa dalla storia, che ebbe altra occasione di lavorare con questo regista
Ottima attrice, che viene da una adolescenza vissuta al cinema con rigore, e che continuerà senza mai arrivare a compromessi con la Hollywood imperante.
Il ruolo del medico, ruolo che si barcamena fra gli stereotipi e qualche annotazione interessante. La'ttofre sel cava egfregiamente, e riesce a navigare nella fauna del genere
Debutto alla grande con un personaggio drammaticamente a tutto tondo, i suoi sguardi, i suoi silenzi sono basilari per questo ruolo non facile
Ottima regia di questo grande regista che ho seguito sempre, che ha lasciato opere diverse nello stile e personali nella realizzazione, compresa la sua ultima opera 5 Giorni Un Estate, suo ultimo film non molto fortunato al botteghino, ma che rimane sempre un bellismo esempio del suo cinema.
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