Regia di Ninì Grassia vedi scheda film
E' involontariamente, chissà fino a che punto, uno dei film più esilaranti della storia, soprattutto per la indimenticabile scena finale, dove Mario Merola -che recita se stesso!- morente canta a squarciagola con il figlioccio Gigi D'Alessio. Sono scene per le quali vale la pena di vivere. Un vero scult, che sancisce, una volta per tutte, l'incapacità di Grassia e l'inerzia di D'Alessio, un musicarello fuori tempo massimo goffo e impacciato, un fotoromanzone di bassa lega che strizza l'occhio alla soap opera. Vale solo per l'ultima scena, che lascia, davvero, senza parole.
Insomma...
Tutto al di fuori dell'ultima scena. Credetemi, è indimenticabile. Voto: 4.
Chi?
Per carità...
Chi?
Chi?
Oh no...
Televisivo.
Immortale: recita se stesso con molta autoironia. Fantastica la scena finale.
E' un verme.
Incapace.
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