Regia di Martyn Burke vedi scheda film
Originariamente un televisivo, ispirato ad un libro verità, "I pirati di Silicon Valley" ha l'indubbio merito di tentare di farci capire come nacquero i personal computer, le multinazionali che producono i programmi e chi furono gli artefici di questa rivoluzione di silicio. Compito piuttosto difficile ed ingrato, ed infatti alle buone intenzioni non corrisponde un altrettanto buon risultato. Il soggetto, per l'appunto, si addice di più ad un documentario che ad un film con attori. E' dura comprendere in cosa realmente consistette l'intuizione di persone indubbiamente geniali (ma in quale campo? si chiede il film) come Steve Jobs e Bill Gates. L'impressione che se ne ricava è che il primo sia stato davvero un genio dell'informatica e del marketing, rovinato da una smisurata presunzione nonché dalle intemperanze della sua vita privata. Il boss della Microsoft, invece, viene dipinto come uno sfigato che di computer capiva abbastanza poco, ma che ha avuto l'astuzia di trovarsi al posto giusto al momento giusto. E che, come i grandi artisti, ha saputo non solo ispirarsi, ma anche rubare ai suoi colleghi e predecessori.
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