Regia di Ron Howard vedi scheda film
Bello, dunque a mio avviso ebbe un ingiusto insuccesso al botteghino. E detto da uno che ha sempre faticato a comprendere la definizione di "nobile arte" attribuita al pugilato, è un giudizio ancor più singolare. Non mi aspettavo per nulla, infatti, di restare piacevolmente colpito da un film con un simile protagonista. Eppure così è stato. In realtà non so bene quanto di vero e quanto di romanzato vi sia nella storia di James Braddock qui raccontata, ma il tutto funziona a meraviglia, al giusto grado di commozione e complicità emotiva.
Ho apprezzato il ritratto di quegli anni, secondo me riuscito sia nell'atmosfera esteriore che nell'energico turbamento interiore dei suoi protagonisti. Merito sì di un'ottima scrittura dei personaggi, ma anche di una prova da parte degli attori di tutto rispetto. In particolare è assai convincente la famiglia in primo piano, nella quale ciascun spettatore potrà trovare la propria empatia nei loro confronti: chi ama la boxe avrà soddisfazione nel coraggio e determinazione del marito; altri vedranno con simpatia l'ammirazione e fiduciosa speranza dei figli; ma vi sarà pure chi potrà condividere l'apprensione e disappunto della moglie.
In sostanza è un ottimo film, capace di soddisfare i palati più diversi.
Narrazione condotta con classe per questo riuscito adattamento del "Cenerentolo" del ring realmente vissuto. Pertanto il finale è già noto...
Thomas Newman firma ancora una volta delle musiche in grado di comprovare il talento di cui è capace.
Devo ammettere che è difficile trovarvi difetti evidenti...
Al secondo posto nella mia personale classifica dei suoi film, almeno tra quelli che ho visto finora.
Ottimo e credibile Jim Braddock. Attore in forma davvero smagliante.
Brava e intensa Mae Braddock. Riesce anche in ruoli drammatici.
Un Joe Gould degno di nota. Bravo e (quasi) simpatico.
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