Regia di Ron Howard vedi scheda film
La storia di riscatto,amore e orgoglio di Braddock probabilmente è uguale a decine di altre storie,pero'Ron Howard da illustre calligrafo quale è la impreziosisce con una circostanziata descrizione del tessuto sociale da cui prende le mosse la voglia di rivincita di Braddock,la Grande Depressione a cavallo tra gli anni 20 e 30.Assumono statura importante i figli del protagonista,l'azzimata moglie,lo squattrinato e linguacciuto manager che non se la passa meglio di lui,tutti covano la speranza di farcela e la vittoria di Braddock(novello Davide contro Max Baer-Golia)è la loro vittoria come è la vittoria di tutti i disperati che festeggiano in strada.Non c'e'retorica ma sangue,sudore lacrime e pugni e fa capolino,a tratti,l'emozione...
Con la piega delle labbra inasprisce l'arido personaggio dell'organizzatore
Parte da loser,incarnata con efficacia
Massiccio e cattivo,bene in parte
Manager ironico e linguacciuto dipinto nella maniera migliore
Moglie azzimata e presunta insignificante ma con quel viso non passa inosservata
La tecnica c'è la passione meno....
Ottimo illustratore,qui riesce a non gonfiare di troppa retorica il film....
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