Regia di Cristina Comencini vedi scheda film
Accolto con grandi applausi ed entusiasmi alla mostra di Venezia in corso,a differenza del conterraneo "I giorni dell'abbandono" di Faenza,salutato da fischi e stroncature,l'ultimo film di Cristina Comencini è tratto da un romanzo della stessa regista.Tratta di temi impervi e di difficile gestione,da facile impantanamento,di abusi sessuali in famiglia,pedofilia e relative (e giustificate) difficoltà nella successiva vita adulta da parte delle vittime:per l'occasione,la figlia del grande Luigi sfodera un cast di bella importanza(come nell'imminente "Romanzo criminale" di Placido),con attori di calibro come la Mezzogiorno,Locascio,Boni,Angela Finocchiaro,la Rocca,il buffissimo Battiston e l'emergente Inaudi.E il film ,è ben fatto,riuscendo a fondere dramma acuto e qualche sprazzo d'ironia per alleggerire le tematiche forti affrontate. Qualcuno parlerà,forse,di superficialità nell'affrontare un argomento difficile come quello al centro della vicenda,ma il film procede bene,arrivando infine a una presa di coscienza di un orrore a portata di camera e salotto,compresa l'ignobile complicità di chi sa ma non interviene.Nel nutrito cast,menzione di merito alla bravissima Finocchiaro,personaggio "ironico" ma aperto a squarci di tragico vissuto,autentica distonia resa benissimo,da interprete capace.
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