Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Il ritratto di gente comune che ha saputo traghettare indenne, con la forza della semplicità, la propria umanità attraverso gli orrori ed il degrado della guerra. E che prosegue il suo cammino sottomettendosi ancora, con illuminata rassegnazione, alle scelte indicate dal destino.
Interpreta la parte che più gli si addice, ossia quella dell'eterno bravo ragazzo, un po' mammone, dalla natura instabile e inerme.
Una figura materna e seducente, carica di una femminilità fresca e genuina, sorprendentemente lontana dall'austera ed imponente figura scenica del soprano.
La personificazione di un'ingenuità piena di coraggio, altruismo e dignità.
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