Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
A furia di recitarne la parte anche un cialtrone può diventare eroe.La storia è quella di Bertone,uomo che vive di piccoli traffici truffando povera gente con le sue conoscenze al comando tedesco e dando loro notizie sui loro cari,millantando poteri che non ha e addirittura un grado di colonnello.Un uomo che non esita a calpestare i sentimenti altrui con i suoi modi mellifliui.Finchè viene scoperto e arrestato dalla Gestapo.Per avere salva la vita gli propongono di andare a San Vittore e fingersi un generale badogliano(quello del titolo)per scoprire i partigiani tra le persone arrestate. E lui accetta.Ma alla fine rifuterà di denunciare i partigiani in un impeto di patriottismo.a costo di essere fucilato.Molto bella la prima parte più ancorata al neorealismo,con la descrizione di un manipolo di perdenti e di un piccolo truffatore che fa quasi tristezza per la sua debolezza che lo porta alla rovina(il gioco).Più incanalata nella convenzione e afflitta da retorica la seconda parte ,quella carceraria.E in questo si inserisce sia l'improvviso impeto di patriottismo di chi è stato un piccolo truffatore fino a pochi attimi prima,così come l'amara critica a chi ha lasciato fare,voltandosi dall'altra parte quando avevano cominciato a spirare i venti fascisti.Vinse anche il Leone d'oro a Venezia assieme a I compagni ma probabilmente pur essendo sempre un film di un certo notabile spessore non è al livello dell'altro e non mi sembra neanche che sia tra i migliori di Rossellini.Probabilmente all'epoca fu sopravvalutato per la prova enorme,al di fuori di ogni categoria, del grandissimo De Sica sicuramente in una delle sue migliori intepretazioni.
giovanissima
particina
non male
mostruosamente bravo
non il suo film migliore ma sempre da vedere per imparare
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