Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
Thriller a tinte erotiche, di per sè nemmeno brutto, e da apprezzare quantomeno per la firma in regia: quello di Carnimeo infatti è un cognome solitamente associato al versante più becero, vacuo e trash della commedia demenzial-erotica italiana (La signora gioca bene a scopa, I carabbimatti), mentre qui il Nostro prova a confrontarsi onestamente con un genere più impegnativo. La Fenech protagonista è ad ogni modo una garanzia: garanzia di nudi frequenti e spesso gratuiti, con inevitabili primi piani di tettone e conseguenti deragliamenti della trama in ambito copulatorio. Ma pazienza, Anna, quel particolare piacere in definitiva non è neppure malaccio: c'è una storia sufficientemente bene scritta (Gastaldi-Scavolini-Luciano Martino, il fratello di Sergio), recitazione accettabile, qualche banalità qua e là, ma sopportabile. 5/10.
Anna si fa prostituta per amore di un trafficante di droga; rimane incinta e non vuole abortire, come lui le impone, quindi fugge a Roma per cominciare una nuova vita come commessa di libreria. La lontananza non durerà.
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