Regia di Ralph Bakshi vedi scheda film
La parola d'ordine è mettere a ferro e fuoco Disneyland:non conosco altri cartoni così ferocemente satirici e antidisneyani in maniera così virulenta.Bakshi ha proprio il dente avvelenato ma questo suo furore ideologico non lo acceca del tutto e dà alle stampe un film,più che altro un insieme di strips,totalmente diverso dall'idea di intrattenimento della casa madre disneyana,specializzata in taglieggiare l'immaginario di milioni di bambini col suo monopolio culturale ed espressivo.Qui è tutto diverso sia per i contenuti che per la forma:I contenuti sono vietati ai minori(anche se visti al giorno d'oggi fanno quasi sorridere,in tv passa di molto peggio)mentre anche il disegno animato è molto diverso,meno levigato,più nervoso,più impreciso,molto legato al mondo dei fumetti da cui proviene.Bakshi se la prende un po'con tutti ,qualche volta sbanda verso il qualunquismo,ma riesce a centrare molti dei suoi bersagli.E qualche risata a denti stretti soprattutto nella prima parte la strappa.La seconda parte è più di maniera e moolto meno brillante della prima.Una parola sull'edizione italiana che è l'unica che ho avuto modo di vedere:passi per il gatto nullafacente che parla romanesco ma sentire gli altri dialetti regionali mi ha un po'irritato,quasi come fosse un cartone animato autarchico e poi quella postilla sul titolo,il ritorno del porno gatto...ma se ne sentiva veramente il bisogno?....
talento non sempre utilizzato al meglio...
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