Regia di Garth Jennings vedi scheda film
Un giorno Arthur Dent (Freeman) si sveglia e scopre che le ruspe stanno per abbattere la sua casa per farci passare una tangenziale. Le sorprese non finiscono lì: il suo migliore amico (Def) viene da un’altra galassia e la Terra sta per essere distrutta per farci passare una mega tangenziale galattica. L’unica soluzione per sopravvivere è fuggire facendo l’autostop per le galassie.
Originato dai personaggi creati da Douglas Adams per l'omonima serie radiofonica per la Bbc, adattata successivamente in forma di romanzo, serie televisiva e videogioco, Guida galattica per autostoppisti è un film di fantascienza con pretese filosofiche in chiave grottesca, che non trova un equilibrio tra pochade e banali riflessioni sul senso della vita. I guizzi, quasi tutti affidati alle animazioni e alla voce fuori campo, non mancano e ci sono momenti di pura inventiva come l’arma punto di vista e il motore d’improbablità, ma questo mix tra i Monty Python e Guerre stellari vola talmente basso, galassie a parte, da sembrare più adatto a un pubblico di poppanti che a uno adulto.
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