Regia di Garth Jennings vedi scheda film
Fantafilosofia da bar: fra Guerre stellari ed il Piccolo principe, in un concatenarsi di eventi incredibili, avventure fiabesche, incontri con esseri inimmaginabili ed una valanga di frasi fatte, speculazioni adolescenziali sul senso della vita. Bè, peccato. L'intenzione semiseria di spiegare il senso della vita è molto divertente e ben posta, senza arroganza o saccenza alcuna; purtroppo però le situazioni (e le spiegazioni) fin troppo logiche, 'umane', che vengono proposte minano pesantemente alle fondamenta tutta la struttura. Troppa razionalità e troppi stereotipi cinematografici: la frittata è fatta, per un film che sembrava proporsi come una fresca risata anticonvenzionale in faccia ai demoni del quotidiano, alle piccole e grandi paure e fobie umane. Invece proprio in quelle stesse ricade.
Una mattina qualunque, Arthur si ritrova le ruspe in giardino: stanno per abbattere casa sua. Un amico lo conforta, svelandogli che è un extraterrestre: i due partono per un viaggio intergalattico, alla ricerca di una nuova Terra, mentre gli alieni invasori abbattono quella 'vecchia'. La troveranno dopo innumerevoli peripezie ed incontri bizzarri.
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