Regia di Giuliano Carnimeo vedi scheda film
La bella Lisa è accerchiata da una banda di criminali interessati alla sua miniera d'oro; a difendere la donna arriva però l'ex soldato confederato Joe.
Uno spaghetti western tra i meno noti in assoluto, questo Joe! Cercati un posto per morire, ed effettivamente alla visione si capisce il perché. Non è neppure annoverabile tra i più brutti o maldestri del filone, ma di sicuro si può notare come sia stato realizzato frettolosamente e senza tante idee, con una storia che ricalca svariate altre storie di pellicole coeve. Il problema essenziale di questo film è insomma che non offre né particolari emozioni, né momenti memorabili e ha oltretutto dalla sua un cast sufficientemente funzionante ma privo di nomi di richiamo: Pascale Petit, Jeffrey Hunter, Daniela Giordano, Gianni Pallavicino, Piero Lulli e Nello Pazzafini sono gli interpreti principali. Un'ora e mezza di svago in salsa western, queste erano le intenzioni di partenza, anche se qualcosa andò storto sul set fin da subito; Marco Giusti nel suo Dizionario del western all'italiana spiega come la regia fosse effettivamente condivisa tra Giuliano Carnimeo e Hugo Fregonese (sui titoli di testa c'è solo il primo, accreditato come A. Ascot) e come il protagonista Hunter fosse noto ai tempi per i suoi problemi di alcolismo. Il risultato, si ribadisce, non è neppure malaccio: ma noioso, nel senso proprio della mancanza di attrattive sia in positivo che in negativo, un po' lo è. Sceneggiatura di Lamberto Benvenuti e Corrado Draccolo (che però nei titoli della pellicola non compare: a confermare la presenza della sua firma sul copione depositato ci pensa Giusti). 2,5/10.
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