Regia di Clyde Geronimi, Hamilton Luske, Wolfgang Reitherman vedi scheda film
Siamo alle solite: quando i mezzi sono limitati (siamo nel 1961 e il film fu fatto in economia), si sopperisce con le idee, il buon gusto, l'eleganza, la sostanza. Il film è un classico: è semplice (inteso in senso positivo), lineare, con personaggi immortali (su tutti Crudelia, diventata un archetipo), un'ottima sceneggiatura, un disegno innovativo (per allora), nessun difetto. In altre parole, è disarmante. Curiosità: non ci sono protagonisti. Gli innamorati, i due cani, i cuccioli ed i cattivi si dividono gli onori della scena senza sopraffarsi. Da un punto di vista economico è stato un "buon" investimento: costato 4 milioni di dollari, ne ha incassati (finora) 215.
Rudy ha un cane dalmata, Pongo, ed entrambi incontrano l'amore della loro vita, Anita e Peggy. Dopo un po' vengono alla luce quindici cuccioli, che la vecchia compagna di scuola di Anita, Crudelia De Mon, vorrebbe acquistare, ma ottiene però in cambio un rifiuto. Allora Crudelia incarica due criminali scemi, Orazio e Gaspare, di rapire i cuccioli, che vengono portati in un lontano castello dove, insieme a molti altri, sono destinati ad essere trasformati in una pelliccia. A questo punto Pongo e Peggy, aiutati da altri animali, danno inizio alla missione di soccorso....
La regia è molto buona, in linea con quello che ci si può aspettare da un cartone Disney, senza fronzoli o velleità sperimentali.
Opinione molto personale: normalmente le canzoni dei film Disney sono il momento in cui mi cadono.... le braccia, sono spesso insulse, musicalmente di basso livello e spezzano il ritmo della narrazione. Qui invece sono poche, solo tre, e pure belle, in particolare quella dedicata a Crudelia. Un'altra ottima scelta.
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