Willard subisce le angherie del capoufficio sul lavoro e della madre a casa. Gli unici suoi amici sono Cathryn e due topi che il giovane decide di usare come strumento di vendetta. Finché non scopre che anche loro hanno un piano...
Note
Il capoufficio di Willard è R. Lee Ermey, il sergente di "Full Metal Jacket".
Sembra banale all'inizio, ma poi sprofonda nell'animo umano fino a raggiungere abissi insondabili e inimmaginabili. Realtà o fantasia, autosuggestione o imponderabile?
Squisitamente vecchio stile, l'opera di Glen Morgan è una "creatura"intelligente e raffinata: da una parte, abbiamo ciò che l'occhio vede-una storia d'amore, amicizia, vendetta e gelosia, umana ed animale, tra Willard e il suo odioso boss, e ancor di più tra il primo e i due topi antagonisti-Socrates e Big Ben- che vorrebbe tutta per sè la preferenza del padrone; dall'altra- un intelligente… leggi tutto
No ma io dico... voi avete visto il trailer di questo film!? Pazzesco! Nel senso più negativo che ci possa essere, ovviamente. Cosa devo pensare io allora, semplice spettatore, vedendomi un trailer ridicolo che vorrebbe inquietare e che invece fa scompisciare sotto dal ridere? Penso che il film fa schifo, ovviamente! Ma comunque sembra un film da non perdere... magari poi mi ricredo... leggi tutto
“Sono dunque io l’uomo che giaceva sopra a quel letto?” - Charles Dickens, A Christmas Carol (Lo Spirito del Natale Futuro). Quattro racconti lunghi come ai tempi di “Different…
Squisitamente vecchio stile, l'opera di Glen Morgan è una "creatura"intelligente e raffinata: da una parte, abbiamo ciò che l'occhio vede-una storia d'amore, amicizia, vendetta e gelosia, umana ed animale, tra Willard e il suo odioso boss, e ancor di più tra il primo e i due topi antagonisti-Socrates e Big Ben- che vorrebbe tutta per sè la preferenza del padrone; dall'altra- un intelligente…
Punto di forza del film la convincente interpretazione di Crispin Glover nei panni del paranoico Willard, la sceneggiatura tocca tutte le sfumature psicologiche del protagonista avvilimento, depressione, riscatto, vendetta, follia con una cura maniacale riposta nella formulazione dei dialoghi.
Ennesimo remake proposto dalle major a stelle strisce, questa volta però di un’opera del 1971 semi-sconosciuta (almeno in Italia) intitolata “Willard e i Topi”. Già dalla premessa, l’operazione si presenta più interessante rispetto alle inutili riproposizioni di cult del genere; in quanto diretta a riscoprire una pellicola caduta nell’oblio.
Messo in scena dal debuttante Glen…
Sarà pure paranoico, ma il Willard di Crispin Glover è tenere e pieno di compassione. Tenerezza e bontà che non hanno nè la di lui madre, nè il suo capo R. Lee Ermey, stronzo quanto basta, nè tutti i personaggi di contorno. Dalla segretaria alla nuova amica Cathryn che nel momento di vero bisogno abbandona Willard. Insomma, i mostri sono altri e non di certo l’autistico e paranoico…
Commedia horrorifica,sardonica,Kafkiana(e quindi QUASI Polanskiana)piena di humour grigissimo (come la vita dello psicopatico protagonista) che vira sovente verso il nero...Ispirato ad un vecchio precedente,questo film ha un soggetto particolare ed interessante (ed un grande Glover).'Tranquillamente' BUONO.
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Commenti (1) vedi tutti
Sembra banale all'inizio, ma poi sprofonda nell'animo umano fino a raggiungere abissi insondabili e inimmaginabili. Realtà o fantasia, autosuggestione o imponderabile?
commento di bebabi34