Regia di Dario Argento vedi scheda film
Frammenti di un dialogo colti da un cieco appassionato di enigmi, un'effrazione a un centro di ricerca genetica apparentemente senza alcun furto, alcuni delitti che riguardano il personale dello stesso. Argento sfodera le sue armi vincenti, regalando una delle sue pellicole più famose e riuscite.
Parecchio forzata la trama, Argento spesso si è avvalso di ottimi tecnici ma c'è da dubitare che qualche biologo possa avergli suggerito l'espediente su cui fa leva l'omicidio. Al netto di questo dettaglio e di alcuni inspiegabili dettagli (un assassino che entra praticamente ovunque senza fare il minimo rumore o forzare porte), la pellicola si lascia guardare con piacere; la tensione è alta, la colonna sonora di Morricone offre un valore aggiunto, gli attori si comportano egregiamente e tra gli stessi spicca qualche nome di alta caratura. Resta il miglior Argento, quello di quegli anni.
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