Nell'Italia d'inizio anni 70, la famiglia di Sergio si trasferisce in campagna per decidere se tenere o meno il bambino o la bambina che la madre del ragazzino porta in grembo. Un grembo che si materializzerà nelle fantasie di Sergio, nelle sue proiezioni d'amore.
Note
L'esordio nel lungometraggio di Pietro Reggiani, vincitore del Bergamo Film Meeting 2005, è un'opera geometricamente perfetta, che costruisce attorno a un bambino una vicenda ai limiti dell'horror intimista, che ricorda un vecchio e bel film di Robert Mulligan, Chi è l'altro?
Esordio nei lungometraggi per Pietro Reggiani, è un film toccante e ben fatto, nonostante gli scarsi mezzi, capace di far provare notevole empatia verso il protagonista.
Un ottimo esempio di cinema povero di risorse economiche ma ricchissimo di idee e di intelligenza creativa. La carenza dei fondi a disposizione è largamente compensata dalla qualità dell’ispirazione e da una sensibilità fuori dal comune che rende il film poetico e introspettivo al tempo stesso.
Un film ITALIANO che merita davvero attenzione. Semplice, veloce e soprattutto geniale in alcune trovate. Il montaggio poi è fantastico…un pò triste il finale ma non stona affatto. Da vedere e da scoprire.
Sergio (Veronese) ha 9 anni, è figlio unico e passa molto tempo da solo, investendo i suoi giochi di una ricchissima immaginazione. Quando i genitori gli annunciano la possibile nascita di un fratellino, Sergio ha dapprima una reazione inconsulta ma in seguito comincia ad affezionarsi all'idea: troppo tardi, visto che la madre nel frattempo ha perso il nascituro. Ambientato nella Verona…
Film targato Pietro Reggiani, regista dal potenziale interessante ma poco sfruttato. Questo è il suo esordio con un lungometraggio, esperienza che ripeterà solo 10 anni dopo, con il deludente La dolce arte di esistere.
L'estate di mio fratello è un film profondo e toccante, pur senza essere privo di spirito, nonostante l'utilizzo secondario di una tematica delicata…
Girato con pochi mezzi ma è veramente un piccolo grande film che esplora il mondo dell'infanzia con un approccio che sfocia nel fantastico di un bambino, figlio unico, in predicato di diventare primogenito. La sua reazione, le sue paure, il modo di porsi di fronte ad un evento per lui inaspettato e per certi versi devastante. Abituato a stare da solo, ma in ambito familiare sempre al…
La mia compilation personale di film di straordinaria sensibilità, con belle storie, e rapporti intesni tra grandi personaggi, ricchi di sfumature. Film che "dicono qualcosa" a chi li vede, che "rimangono" nel…
Il merito principale di questo film è quello di avermi riportato indietro nel tempo;nei primi anni 70 avevo giusto l'età di Sergio(il protagonista del film).
Ah,che belli i giochi di fantasia,magari anche stimolati dalla visione della tv(sbarco sulla luna,film western,film biblici),i mitici soldatini Atlantic...
Anche io andavo in vacanza in campagna e devo ammettere che mentre…
Film probabilmente più denso di quello che, a poche ore dalla visione, mi ha suggerito. Rimane un bello sguardo ad altezza di bambino, in una storia metafisica ambientata nelle campagne veronesi degli anni '70. Una specie di "reverie" di un'estate, agrodolce e formativa. Gli manca però qualcosa, uno scatto, un po' di sana passione. Pluripremiato ma invisibile. Peccato.
Ormai lo sapete bene: i collegamenti delle taglist devono essere tematici. E quale tema più azzeccato, in questo momento, dell'estate? Caldo, quindi. E vacanze naturalmente: sole, spiagge, mare. Ma non solo: prima di…
Questa taglist nasce dalla bella playlist dell'utente Momo Blues (ispirato da Tiresia) - cui vi rimandiamo - intitolata I giardini di Monet. Noi allarghiamo il tiro e pensiamo ai giardini nel cinema, soprattutto là…
Pranzo di ferragosto ha scoperchiato un vaso di Pandora contenente film non precisamente sotto gli occhi di tutti.Perche'oltre a cinema d'autore destinato a pochi e cinepattoni destinati a troppi c'è anche un…
Decisamente interessante questo esordio cinematografico di Pietro Reggani.Il film è il classico fim no budget ma fatto con un amore per la Settima Arte che non ha eguali.I set sono volutamente(e doverosamente viste le dimensioni produttive) spogli,dimessi ma quello che conta è il quadro,non conta la cornice.Lo spunto è originale:famiglia con figlio si trasferisce nella campagna veronese negli…
Un bellissimo film!! Perché un'opera così non trova chi la distribuisca? Perché in Francia film 'minimalisti' assurgono a 'caso' e vengono visti anche da noi e pubblicizzati con fior d'articoli, mentre un film come questo che sinceramente è divertente è stato visto in Italia se va bene da qualche migliaio di persone?? Un plauso al tentativo di adozione, ma perché si arriva a questo? Andate…
Per dire della tragica situazione del nostro cinema (produzione ai minimi storici e una distribuzione che non riesce e non vuole filtrare il nuovo) ecco un bell'esempio: L'estate di mio fratello, esordio nel lungometraggio di Pietro Reggiani, vincitore del Bergamo Film Meeting 2005 e apprezzato in mezzo mondo in festival e rassegne, ha dovuto aspettare due anni esatti per vedere la luce di…
Delicato. Un piccolo emozionante film in cui i limiti espressivi e di mezzi diventano quasi dei pregi e colorano la storia di un realismo sconcertante. I pensieri del piccolo protagonista regalano a noi adulti un tuffo nostalgico nel passato dei nostri giochi di bambini e delle nostre complicate e meravigliose trame mentali. Interessante, davvero.
L’esordio nel lungometraggio di Pietro Reggiani con “L’estate di mio fratello” è un ottimo esempio di cinema povero di risorse economiche, ma ricchissimo di idee e di intelligenza creativa. Riesce infatti a compensare la carenza dei soldi a disposizione, con la qualità dell’ispirazione e una sensibilità fuori dal comune (davvero insolita dalle nostre parti) che riesce a rendere il…
Ho acquistato il biglietto per "l'estate di mio fratello" tramite la prevendita dei biglietti della self cinema... E' una cosa carina partecipare ad iniziative del genere..... ma parliamo del film... una serie di momenti gradevoli, concentrati sui bambini che rimandano ad un mondo per lo più dimenticato dagli adulti... tante piccole situazioni che si susseguono e che toccano il cuore…
Quando i genitori gli comunicano che sta per arrivare un fratellino, il piccolo Sergio lo materializza nella propria mente instaurando con lui un rapporto conflittuale. Il regista (l'esordiente Pietro Reggiani) segue con pudore e affetto quasi paterno il bambino in ogni minimo gesto, e supplisce alla povertà dei mezzi con una sensibilità fuori dal comune, riuscendo con pochi tocchi non solo a…
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Commenti (7) vedi tutti
Esordio nei lungometraggi per Pietro Reggiani, è un film toccante e ben fatto, nonostante gli scarsi mezzi, capace di far provare notevole empatia verso il protagonista.
leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinemaUn ottimo esempio di cinema povero di risorse economiche ma ricchissimo di idee e di intelligenza creativa. La carenza dei fondi a disposizione è largamente compensata dalla qualità dell’ispirazione e da una sensibilità fuori dal comune che rende il film poetico e introspettivo al tempo stesso.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Un'esperienza davvero particolare, bella e intensa, come sanno darti solo certi film italiani ignorati dalla disribuzione.
commento di fornaroloFilm delicato nell'ottica del bambino. Perfetto in tutto.
commento di sillabaUn film ITALIANO che merita davvero attenzione. Semplice, veloce e soprattutto geniale in alcune trovate. Il montaggio poi è fantastico…un pò triste il finale ma non stona affatto. Da vedere e da scoprire.
commento di columbiatristarBellissimo film. Fantasia e realtà che irrompono l'una nell'altra con magica naturalezza. Da non perdere.
commento di romanaHo visto questo film ad un festival: è magnifico! Mi domando come non trovi un distributore, merita di essere visto da tutti…
commento di massimilianovergani