Regia di Fernand Léger, Dudley Murphy vedi scheda film
Operazione provocatoria e metaartistica per dichiarazione del regista stesso, il balletto è in realtà un aggrovigliarsi di immagini senza particolare scopo, ma dall'alto valore suggestivo e simbolico: una donna che sale un tratto di scale all'infinito (loop al montaggio), un sorriso che si spegne, un Charlot disegnato con forme geometriche che si anima dando l'idea di 'balletto meccanico'. In tutto questo, musica dell'avanguardia di quegli anni. Apprezzabile perchè fa parte di un certo pionierismo, ma certo non trascendentale o irrinunciabile.
Collage di immagini suggestive, da particolari umani (bocche, occhi) a strumenti meccanici in azione, con colonna sonora della contemporanea avanguardia.
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