Regia di Richard Brooks vedi scheda film
Un "continuiamo così, facciamoci del male" all'ennesima potenza, girato assai bene ed affidato alla recitazione di notevole spessore di Paul Newman. Però qualcosa mi sembra inevitabilmente datato, quasi eccessivamente caricato, come il ricorso compulsivo al whisky, tratto peraltro caratteristico di molto cinema di Brooks. Non ho letto Tennessee Williams e quindi non so se il finale tutto sommato accomodante si trovasse già nel testo del drammaturgo, ma anche questo non mi pare pienamente convincente. O, forse, è talmente hollywoodiano, che non poteva non piacere ai produttori, anche in funzione edificante. Anche questo è, comunque, un segno del trascorrere del tempo su un testo drammatico e su uno spettacolo cinematografico in ogni caso altamente dignitoso.
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