Regia di Bruno Mattei vedi scheda film
Commedia sexy particolarmente riuscita nonostante un cast composto da soli caratteristi, che riescono comunque a non fare pesare l'assenza di nomi noti. Dirige (benissimo) Bruno Mattei, particolarmente ispirato e sorretto da ottime maestranze.
Aristide Fava Del Dongo (Tommy Polgar), nobile appassionato di caccia, ha poca considerazione del nipote Leonida (Gino Pagnani), che trascina sempre con sé durante le varie "battute al cinghiale". L'anziano conte è però anche un accanito donnaiolo e non perde occasione di sfruttare le tante opportunità di fare sesso, offerte maliziosamente dalla piacente serva Ornella (Paola Maiolini), sino a quando - per la troppa esuberanza, inadatta all'età - il cuore lo tradisce. Quando muore tra le braccia di Ornella, nel pieno esercizio delle funzioni sessuali, Leonida non può che esserne felice, pregustando il benessere economico derivato dell'eredità. Sposato con Elvira (Ria De Simone) e con una figlia ormai maggiorenne (Nicoletta/Ziggy Zanger), Leonida apprende però con disappunto che Aristide aveva un figlio "adulterino", Marco Marcovaldi, cresciuto in un collegio e di fatto unico erede dell'intero patrimonio. Farà di tutto per far sì che sua figlia Nicoletta e Marcovaldi giungano all'altare, per entrare così trasversalmente in possesso delle ricchezze del ricco conte deceduto.
Cuginetta, amore mio!: Paola Maiolini
Misconosciuta commedia sexy diretta da Bruno Mattei, qui decisamente ispirato e in grado di rendere del tutto intrigante un buon soggetto scritto da Luigi Montefiori - che ha bene in mente il film Autista per signore (Jean-Claude Laureaux, 1975) - e sviluppato in sceneggiatura dallo stesso Mattei, supportato da Giacinto Bonacquisti.
Quello che balza subito agli occhi è un cast composto da caratteristi, senza cioè nomi di attori noti. La star femminile (Ziggy Zanger) è addirittura agli esordi (di una breve carriera limitata al solo 1976 e con altri due titoli in curriculum: Eva nera e Velluto nero). Ma a rubarle la scena ci pensa Paola Maiolini, anche lei attrice secondaria, qui in un ruolo da bolognese disinibita, spassoso e in parte efficacemente erotico. Mattei riesce a sfruttare al meglio l'insolito cast e addirittura Gino Pagnani (doppiatore e volto spesso presente sempre in piccoli ruoli da comparsa) non fa rimpiangere l'assenza di un attore noto, riuscendo a dare carattere e irresistibile tocco ironico al suo personaggio.
Cuginetta, amore mio!: Paola Maiolini e Gino Pagnani
Insolitamente ben scritto (il prete che legge "I promessi sposi" e si confonde con il matrimonio "che non s'ha da fare"), presenta personaggi secondari del tutto esilaranti (indimenticabile Franco Diogene, come notaio sfaticato) sviluppati sullo schermo con grande effetto. Le ottime scenografie, l'adatta colonna sonora (è persino presente un suggestivo intermezzo con "La gazza ladra" di Rossini) e una bella cinematografia contribuiscono a farne uno dei più riusciti titoli della commedia sexy, a dispetto della presenza d'interpreti, in ruoli principali, generalmente costretti a partecipazioni di contorno. Stranamente poco diffuso (forse mai trasmesso in televisione), è un cult assolutamente imperdibile per i tanti appassionati del genere. Bruno Mattei avrebbe dovuto proseguire sulla strada della commedia, avendo in questo caso dato dimostrazione di saper maneggiare egregiamente la materia.
Cuginetta, amore mio!: Paola Maiolini e Gino Pagnani
Cuginetta, amore mio!: manifesto alternativo
"L’anima a Dio, il morto alla fossa, la roba a chi tocca."
(Proverbio)
Cuginetta, amore mio! (Bruno Mattei, 1976) - Clip 1
F.P. 21/06/2021 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 98'29")
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