Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Peter Jackson ha costruito un vero monumento del cinema fantasy-spettacolare con la Trilogia del Signore degli anelli (fra l'altro un valido adattamento di un'opera letteraria molto difficile da portare sullo schermo), ma delude in questo ennesimo remake del mitico King Kong del 1933. Tutto è all'insegna di un'opulenza troppo esibita, di uno sperpero e di un eccesso di effetti speciali che toglie progressivamente interesse ad una trama ormai fin troppo conosciuta ed usurata (i tentativi di aggiornamento funzionano soprattutto nella prima ora di proiezione, con i protagonisti che si aggirano in una New York della Grande Depressione ottimamente ricostruita a livello scenografico, ma da quando si arriva a Skull Island, il film deborda nell'eccesso e si perde per strada, non riuscendo a rendere interessante neppure l'attrazione fra la Bestia e Naomi Watts, molto più banale rispetto al film di Cooper e Schoedsack). La Watts rimane una brava interprete, ma non può fare molto per riscattare un personaggio alquanto improbabile; idem per lo spaesato Adrien Brody, mentre il migliore del terzetto è, a mio modesto parere, Jack Black, che riesce a conferire un certo magnetismo al suo Jack Denham modellato sul grande Orson Welles.
voto 6/10
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