Regia di Johnnie To vedi scheda film
Da profano del glorioso cinema di Hong Kong, devo dire che questi film mi ha entusiasmato. Sequenze d'azione così vertiginose ed esaltanti oggi si vedono di rado, non certo ad Hollywood (Kate Bigelow a parte, ovviamente). Anche se lo stile mi pare diverso da quello dell'illustre predecessore John Woo (Killer, Bullet in my head), il quale mi pare prediligesse un taglio più classico, rotondo e "coreografico", laddove To è barocco, spigoloso e virulento, ho notato alcune affinità fra i due cineasti a livello concettuale. Entrambi si avvalgono di copioni essenziali e personaggi stilizzati, sintetizzando gli stereotipi di decenni di cinema USA di genere, per poi trasfigurarli (e forse "estetizzarli") a forza di mirabolanti acrobazie tecniche. Ne escono film, sia quelli di Woo che questo di To, capaci di riscattare la banalità pervenendo ad una sorta di astrazione. Si può forse rinfacciare a Breaking News di essere un film formalista e auto-compiaciuto, ma c'è da dire che ritmo e tensione reggono, le domande che vengono poste riguardo al rapporto fra media e realtà non saranno radicali e profonde come quelle di Romero (Diary of the Dead) ma sicuramente qualche riflessione la stimolano, e infine il momento della sparatoria tutti contro tutti nel piano-sequenza iniziale (con gangster e sbirri che paiono sparare alla cieca in un indefinito punto al di qua della mdp) si carica di un valore poetico non indifferente.
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