Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Incursione risorgimentale di De SIca; troppo retorico e meno gustoso delle sue commedie.
De Sica abbandona la commedia, secondo me rimettendoci, per girare un apologo sull'unità d'Italia. E' essenzialmente un film storico in formato celebrativo, con poche (troppo poche) venature di commedia.
Si può comunque vedere la maestria dell'autore nel posizionare la macchina da presa e nell'organizzare scene con molti personaggi. Quanto alla recitazione, le ragazze recitano bene e sono delle credibili giovani pettegole, ma le suore - specialmente una - finiscono inevitabilmente per essere delle caricature. Carla del Poggio è simpatica e vitale, e non poco del suo valore consiste in un certo modo di parlare e di dosare l'intonazione delle frasi. Ne esce una parlata colorita e mai noiosa, senza la quale l'attrice sarebbe alquanto insapore.
Il regista è un esperto di collegi, orfanotrofi, licei e scuole femminili, e si muove con evidente agio tra le ragazze. Un po' retorica e tirata, invece, mi è sembrata la parte dei miliziani garibaldini, compreso un tronfio e impettito Nino Bixio (interpretato dal regista).
Detto a margine, qui le suore finiscono per parteggiare per i garibaldini, o quasi, ma il neonato Regno d'Italia avrebbe presto chiuso tutte le comunità religiose, incamerato i loro beni, e mandato a spasso monaci e monache.
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