Regia di Dan Harris vedi scheda film
Molto deludente. Lo dico perché invece l'inizio prometteva bene: un giovane asso del nuoto, con prospettive olimpiche, odia tanto lo sport in cui eccelle da spararsi in testa. Wow, dico, qui si va giù duro. Ma poi... Ritratto di una famiglia distrutta e distopica? I dolori di un giovane incompreso? (nella fattispecie il fratello del suicida) La sterilità affettiva della famiglia americana borghese? Maddechè? Una trama che non comincia mai, situazioni senza pathos, dialoghi di una inutilità clamorosa (<<Guarda le stelle: tra cent'anni saranno ancora là, mentre di noi non si ricorderà nessuno>>. Però!). E poi colpi di scena che nemmeno i fotoromanzi degli anni '50. Gli attori sono stati pure bravi: poverini, ce l'hanno messa tutta per dare corpo a dei personaggi così vuoti, ma mica potevano fare i miracoli. Insomma, una brutta, brutta copia di American Beauty, con tanto di voce fuori campo all'inizio.
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