Regia di Walter Matthau vedi scheda film
Discreta e originale regia di Matthau, che comunque secondo me è un film molto moderno e in anticipo sui suoi tempi. Lo dico soprattutto per una certa dose di violenza, per l'idea che il male e la corruzione sono dappertutto (anche e specialmente nella polizia), e per il protagonista stesso, uomo piuttosto cinico e spietato, anche se con un fondo di umanità. Quindi siamo lontani dai canoni dei polizieschi e noir degli anni 40 e 50. Quando deciderà di abbandonare il crimine (e l'omicidio) sarà solo per non perdere la donna amata, e non per un qualche rimorso o perché il male cominci a fargli schifo. Non rovino niente se dico che sarà proprio una fatidica ultima mossa - o capriccio - a portarlo alla rovina, poiché questo è uno dei canoni fissi per il delinquente che decide di abbandonare la malavita. Matthau dirige discretamente e recita come sempre bene e ha avuto un bel coraggio a cimentarsi con questo film, poiché all'epoca era solo un attoretto di serie B (quanto a fama). Storie e personaggi simili dovevano piacergli, come prova anche "Chi ucciderà Charlie Varrick?".
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