Regia di John Cromwell vedi scheda film
Poliziesco anomalo e serrato. Anomalo perché ha una forma racconto senza un vero e proprio inizio (le vicende sono già sviluppate fin dai primi minuti) e una fine (il finale è sospeso quasi da sequel...) spiazzando così ad un primo sguardo lo spettatore. The Racket vive di questo e del continuo conflitto fra bene e male, dove lo sbirro onesto è sempre più un crociato idealista e il criminale un abile tentatore. Intorno c'è la società dove il ruolo depravato della politica rappresenta l'anello debole, così più si sale nella gerarchia della lotta contro la malavita più si scende a compromessi o addirittura a collusioni. Buona ancora una volta la prova di Cromwell, capace di gestire un film con una sua identità e un cast stratosferico, trasmettendoci quel senso dinamico ed eterno di cotrapposizione fra la legge e il crimine.
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