Regia di John Cromwell vedi scheda film
Buon poliziesco con uno splendido bianco e nero. La trama è complessa, ma ben strutturata e gestita. Cromwell picchia duro sulle commistioni tra politica e criminalità e sulla corruzione di giustizia e polizia, ma c'è sempre chi (come il bravissimo Mitchum) fa da diga all'avanzata del male. Si intuisce fin da subito che il poliziotto Johnson farà una brutta fine, ma la tensione non molla mai, specie nella magistrale scena in cui uccide i due sicari: per diversi secondi non si capisce chi sia morto. Un'opinione su un altro film di Cromwell dice che uno dei suoi temi è l'impossibilità di amare. Qui pare ci sia qualcosa del genere: da una parte l'omicidio del poliziotto da poco felicemente sposato che lascia la moglie incinta, dall'altra il penoso rapporto tra il giornalista e la cantante, del quale ci si fa intendere che non funzionerà. Film come questi non se ne fanno più: un poliziesco teso e duro con qualche morto ma senza violenza, senza soprattutto violenza esaltata e compiaciuta. Insomma, un modello per molti registi di oggi.
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