Regia di Yves Boisset vedi scheda film
Lo ammetto ho un debole per il grande Lino Ventura.Pur con la presenza di Piccoli probabilmente questo thriller spionistico non l'avrei guardato perche'non sono molto appassionato di spy story o film che sfruttano il tema della guerra fredda.E invece avrei fatto male perche'questo film non è assolutamente male.Cita i temi classici delle spy stories ma ha un ambientazione inconsueta,Zurigo,di cui ne esce un ritratto a forti tinte,una specie di nido di vipere e covo di fermenti terroristici.Si parla di spie "risvegliate" e richiamate alle loro funzioni un po'come in Telefon di Siegel anche se la'era una cosa ipnotica non consapevole.C'è un gran confronto di stili di recitazione tra Piccoli e Ventura,il primo di un ambiguita'viscida sempre col sorriso sulle labbra,Ventura piu'pragmatico,concreto a fare sempre domande che purtroppo non avranna mai risposta.Lo stile imposto è quasi asettico con una rigida scansione temporale,ma quello che rende diverso questo film è proprio l'insieme delle locations della Mittleeuropa scelte,perche'per il resto si replica la trama di film spionistici con protagonisti agenti americani russi e inglesi anche se qui siamo lontanissimi dal glamour bondiano.Una nota sull'inquietante finale,amaro,senza risposte che rivela la presenza di oscuri poteri forti ,misteriosi ingranaggi che neanche un valido agente riesce a inceppare....
abbastanza scialba
parte di contorno nonostante la sua importanza
di viscida ambiguita'
ottimo come sempre
non il massimo
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