Regia di Michael Bay vedi scheda film
Ha messo seriamente in crisi la Dreamworks di Spielberg & co.,visto che non ha ripagato adeguatamente i costosi sforzi di produzione,ma è una cosa curiosa,perchè "The Island",con qualche inevitabile pecca,è il miglior titolo dello stritolatore di botteghini Michael Bay,qui transfuga dal produttore Jerry Bruckheimer.Cero,la storia non è originalissima,le reminiscenze da tanta fantascienza anni Settanta e Sessanta ci sono tutte("La fuga di Logan" su tutte),ma il film è un thriller fantascientifico,che si mantiene abbastanza godibile fino quasi in fondo,a parte quando tradisce il gigantismo catastrofico del suo regista,con incidenti macroscopici ,che pur spettacolari,sono molto già visti:eppure,tra tutte le estetizzazioni che fanno parte anche quelle del modo di girare dell'autore di "Armageddon",si recepisce un messaggio di esaltazione del fattore umano in una società pericolosamente non troppo dissimile da quella ricercata dai centri di potere odierni,che punta a stratificare in una Massa sempre più indistinta,in un delirio consumistico abbrutente,l'Individuo.
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