Regia di Wes Craven vedi scheda film
Non sono d'accordo con la recensionista di Film.TV: se l'inizio può sembrare piatto, lo è tutt'altro dato che ci inganna completamente facendoci credere di assistere ad un film dove il pericolo sia sull'aereo già decollato, invece lo stupore ci assale quando scopriamo che la più impensabile persona sia il cattivo, e già che lo abbiamo sempre visto fin dall'inizio, ma mai a credere che sia lui; in tal proposito interessante come egli decida di dire che lavoro faccia alla protagonista: "Che lavoro fa?" "Gliel'ho già detto".
La parte migliore è sicuramente quella centrale dove il killer dallo sguardo di ghiaccio Cillian Murphy inizia a ricattare Rachel e lei le proverà tutte per sfuggirgli e a non lasciarsi soggiogare, ma sarà molto difficile dato che c'è in ballo la vita di suo padre.
Craven usa molto bene la macchina da presa in queste scene, dosando bene la tensione e la paura, molto bella anche l'ambientazione dell'aereo, più precisamente nei due posti dove siedono i protagonisti reso molto bene dal montaggio del sempre fedele Patrick Lussier.
La sceneggiatura dell'esordiente Carl Ellsworth è molto intrigante, geniali le trovate che la McAdams usa per sfuggire al killer e come egli le scopra, ad esempio la telefonata e la scritta in bagno, bello anche quando lei gli infila una biro nella gola del killer (anche se di sangue non v'è n'è ombra!) e la corsa in aeroporto di lei riuscendo alla fine a salvarsi.
I personaggi di contorno invece sono abbastanza inutili e danno abbastanza disturbo come per esempio la bambina che vuola fare "la grande" e la nonnina (anche se c'è da dire che durante la scena di quando la McAdams si sveglia sentendo lui che legge il libro che lei aveva regalato alla nonnina e si gira per vederla tutti pensavamo che fosse morta, invece...); uno sceneggiatore che piano piano maturerà, anche se ha cominciato col migliore dei modi.
La parte finale può far storcere un pò il naso dato che si vede la protagonista che tira un paio di bei ceffoni al killer, so che è stato fatto per farci assistere alla sua maturità sugli uomini e per far scena, ma nessuna secondo me se fosse stata in quella situazione reagirebbe cosi...la forza del cinema!
Comunque il gioco "del gatto e del topo" fra i due l'ho trovato molto bello e ben costruito sulla suspance.
Finale ovviamente consolatorio con la rivincita del padre, ci dovremmo essere abituati a questo punto.
Ottime le interpretazioni dei protagonisti: Murphy è ormai una garanzia dato che non è nuovo del cinema, ma anche la McAdams è ben calata nella parte e si rivela una bellissima sorpresa, sopratutto per la sua straordinaria bellezza, un vero spettacolo per gli occhi!
L'unico sprecato e Brian Cox (irriconoscibile!) nel ruolo del padre della McAdams, un grande attore che non è stato utilizzato al meglio.
La musica di Marco Beltrami è ben eseguita con brani azzeccati alla situazione.
Astenersi i cultori di Craven dei suoi precedenti film, ma consigliato per una, speriamo, risalita del genio dell'horror che con questo thriller sperimentale ha dato prova ancora della sua ineccepibile qualità visionaria e della sua bravura.
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