Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Nell'azzurro dei cieli lo sfrecciare di aerei supersonici che fanno alzar la testa (citazione baglionesca pura) da sempre sono un classico del film di guerra o d'azione militaresca,di cui "Top Gun" è il maggior successo:varcata la soglia del Duemila,ecco "Stealth",super-aereo costruito per attaccare senza pilota,potentissimo e micidiale,ma che fare se dietro il progetto c'è qualcuno losco che ne potrebbe fare un uso improprio e pericolosissimo?A parte che sembra di leggere il riassunto di "Tuono blu",realizzato più di vent'anni fa,dove c'era un elicottero anti-sommossa a sollevare la questione se un'arma troppo avanzata non costituisse una minaccia anche per chi la utilizzasse,si rimane abbastanza sconcertati nel constatare che l'abile Rob Cohen non abbia donato un minimo di piacevolezza a questa pellicola d'intrattenimento avventuroso.Scene d'azione fatte come i giochi della Playstation,trama prevedibile e messa insieme con lo sputo,la conversione del "cervello" del super-aereo in buono ,il pilota Josh Lucas che si scontra con lo Stealth,deve atterrare in una base dove qualcuno ha l'ordine segreto di metterlo a tacere,e poi ripartire e salvare al volo la fidanzata-collega ,precipitata in territorio ostile.Va bene,si dirà,un pò scontato ma coerente in un film d'azione:sì,però la base è praticamente in Alaska,e il salvataggio è in Corea,oltretutto la ragazza viene localizzata,appena fuori da un campo di prigionia(analogo a quelli vietnamiti di "Rambo 2") in pochissimo tempo,ancor prima che i cattivi coreani riescano a centrarla con le mitragliatrici.Mi pare che dire altro sarebbe di troppo.
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