Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Quando vedo questi tipi di films mi chiedo sempre x quale motivo gli sceneggiatori del caso non si siano preoccupati di dare una certa verosimiglianza alla storia. Infatti, anche in “Stealth” non si può non fare a meno di evidenziare che la sceneggiatura (voto: 4=) è di una banalità sconcertante (ad ex lo “Stealth” sperimentale che manifesta dei sentimenti e da “cattivo” diventa buono non si può vedere) e risulta infarcita di una quantità industriale di idiozie che la metà basterebbero per giudicare pessimo il lavoro degli sceneggiatori (tra le più clamorose è da annoverare la manovra dello “Stealth” che lanciato a velocità supersonica ruota improvvisamente ad angolo retto (!?) e abbatte un aereo russo). Peccato xkè si sarebbe potuto sviluppare qualche spunto interessante, come ad ex una critica seria (e non come quella abbozzata nel film con dialoghi tra i vari piloti che fanno venir voglia di togliere l’audio x non ascoltarli) alla costruzione di armi intelligenti. Brutto, dal punto di vista logico, il finale in stile “Rambo” (tra l’altro è del tutto ingiustificato l’atteggiamento della ragazza militare che senza un motivo ragionevole decide di attaccare la base coreana sebbene sia in possesso di una mitraglietta e si trovi del tutto isolata su un territorio ostile) che ignora, tra l’altro, il particolare che una condotta tale degli U.S.A. scatenerebbe una guerra di carattere mondiale, mentre nel film il tutto si risolve senza che i governi aggrediti prendano dei provvedimenti. Puro trash la “ciliegina” finale, a titoli di coda terminati, con il “cervello” dello Stealth sperimentale che si accende sebbene l’aereo si sia sbriciolato in migliaia di pezzi.
Passando ad analizzare le altre componenti del film viene da rammaricarsi per veder sprecato tanto buono lavoro a causa di una scarsità di idee allucinante. Infatti, la regia di Rob Cohen (voto 8+), pur essendo modaiola, è + che buona e ha il solo minimo difetto di soffrire di qualche calo di ritmo ad inizio film a causa di sequenze del tutto inutili alla causa (ad ex il viaggio in vacanza in Thailandia dei protagonisti e la sequenza iniziale in discoteca). Il vero piatto forte, però, sono gli effetti speciali (voto: 10) che anziché essere messi a supporto della sceneggiatura (come dovrebbe essere) costituiscono il nucleo centrale del film attorno al quale ruota tutto il resto. È proprio grazie alla presenza di questi che al termine della pellicola qualcuno potrebbe non rimanere completamente deluso nonostante la grande quantità di difetti. Molto bella anche la fotografia (voto: 8) e le scenografie ricostruite in modo perfetto in computer grafica (almeno dalla visione del film così sembrerebbe). Le interpretazioni degli attori (voto: 5.5) sono un pochino sotto la media, ordinaria, invece, la colonna sonora (voto: 6+). In conclusione siamo di fronte ad una pellicola che deve esser vista “annullando ogni capacità pensante del cervello umano” in modo che si sia rapiti dalla lunga serie di effetti speciali e dal serratissimo ritmo. Ovviamente si tengano alla larga tutti coloro che intendano vedere un film dalla sceneggiatura interessante. Tanto divertente quanto sciocco, ma almeno la noia viene scongiurata. Voto: 6.5
Peccato vedere tanto talento sprecato in un film con una sceneggiatura tra le + inverosimili e banali di sempre (x fare un esempio che vi sarà chiarissimo, “Stealth” risulta decisamente + banale di “Rambo II”). Cohen opta per una regia dinamicissima e particolarmente nervosa con largo utilizzo di soggettive (anche dei missili) e zoomate che si susseguono con un ritmo decisamente serrato. È grazie a lui, unitamente agli effetti speciali, se la visione del film si rivela divertente anche se ciò copre solo parzialmente i difetti marchiani sopracitati. Voto: 8+
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