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La fabbrica di cioccolato

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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La recensione su La fabbrica di cioccolato

di maso
2 stelle

 

Sono sbigottito nel vedere che tanti miei storici amici filtivuari fra i quali Spopola, Supadani lodano questo nuovo adattamento della bella fiaba Charlie e la fabbrica di cioccolato perchè secondo me l'unica cosa buona che hanno fatto in meglio rispetto allo storico primo adattamento diretto da Mel Steuart è rendere più denso e melmoso il fiume di cioccolata all'interno della fabbrica di Willy Wonka che nel primo film sembrava più che altro acqua marrone per non dire diarrea, il resto è a dir poco orrendo, un'apoteosi dell'esagerazione fine a se stessa tanto che il grande Gene Wilder dopo averlo visto dichiarò che era un insulto alla favola e al film al quale aveva partecipato dando vita al solo e unico grande Willy Wonka della storia del cinema.

Lo vidi per la prima volta a Groningen in Olanda alla sua uscita e non mi lasciò impressioni esaltanti ma la cosa è peggiorata del tutto dopo aver visto la recensione del film originale sul canale Redelettermedia nella quale ovviamente Jay e Mike in più di una occasione lo mettono a confronto con questo film evidenziandone tutta la sua pochezza e gli enormi difetti.

L'overture del vecchio film metteva in mostra le sequenze ravvicinate di macchinari industriali che producono cioccolata facendo leccare i baffi a grandi e piccini, qui la stessa cosa è tutta al computer, tutto finto e non ti viene vogla di correre dal pasticcere a comprare dolciumumi piuttosto da Mediaworld a comprarti una bella scheda grafica.

Burton porta all'estremo la sua idea di cinema nel modo peggiore e trascura amaramente lo scavo dei personaggi a partire da Charlie che è piatto come un tavolo Ikea da 20E e l'attore che lo interpreta è veramente scarso e mal diretto e suo nonno Joe è muto come un tonno e non ha nessun peso all'interno della storia mentre nel primo film era un personaggio fondamentale scritto in maniera geniale e rappresentava il vero "cattivo" della storia non perchè vuole il male di Charlie ma perchè con il suo ragionare da adulto lo indirizza verso degli sbagli che potrebbero fargli perdere la gara alla quale non sa nemmeno che sta partecipando e infatti viene salvato dal suo buon senso e la sua innocenza, qui non c'è NIENTE di tutto ciò.

I suoi rivali sono delle macchiette sbiadite mentre gli attori bambini del primo film erano tutti strepitosi e avevano scolpito in viso il vizio che li consuma, ad esempio su Veruska si doveva osare di più e su Augustus un po' meno ma anche qui aimé male male.

Il film è poi sbilanciato tutto dalla parte della esplorazione della fabbrica mentre il bellissimo preambolo della frenetica ricerca dei biglietti dorati e l'introduzione di chi li trova è tirato via perchè a Burton non interessa, guardate bene la scena in cui Charlie trova il biglietto dorato e vi accorgerete che non c'è un minimo di costruzione emotiva a quel momento di svolta del racconto.

Le aggiunte narrative superflue e gratuite come la sequenza in cui Willy Wonka conosce gli oompa loompa che era lasciata alla immaginazione dello spettatore qui viene mostrata con i soliti colori sgargianti e farlocchi con aggiunta di zanzaroni giganti che non sono certo verniciose cherniti.

Gli oompa loompa mamma mia, ma sono trmendi! Sono la moltiplicazione dello stesso attore indostano Deep Roy che nel momento in cui deve impartire la lezione sul bambino che ha appena pisciato fuori dal vaso suona orrende canzonacce rock sparate a mille e incomprensibili, in più lo hanno vestito con abiti e movenze di musicisti famosi come Elvis e Mercury, mi domando che cosa c'entra con la fiaba di Roald Dhal, nel primo film erano raffigurati come dei nanetti dalla pelle arancione che in pochi secondi dicevano la loro massima facendo riflettere.

But the worse is yet to come con l'agghiacciante prova di un inguardabile Johnny Depp che secondo me è stato anche diretto male da Burton che non ha colto il carattere di Willy Wonka magico e misterioso fissato alla perfezione da Wilder che lo aveva reso indecifrabile e pieno di risorse ma anche inquietante e spietato nel punire i bambini viziati e disubbidienti e i loro genitori troppo accondiscendenti, Depp è invece una ridicola faccetta smorfiosa che non spaventa e non affascinia e l'aggiunta narrativa del suo background nel montaggio mi fa pensare che uno con un'infanzia del genere più che un grande pasticciere doveva diventare il nuovo Ted Bundy.

 

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