Regia di Peter Segal vedi scheda film
Filmetto tutto sommato simpatico, dato che viene giustamente impostato in forma di una (quasi) commedia. In pratica, i galeotti di una prigione hanno l’occasione di fare una squadra di football per sfidare i secondini, e la cosa attira l’attenzione dei media nazionali. I delinquenti hanno così l’occasione sia di cercare di vincere, sia di dare un sacco di botte ai cattivi guardiani penitenziari. La cosa, per quello che è, funziona. Il ritmo c’è, i personaggi pure, la cosa, senza alcuna originalità, si segue comunque. La storia è già sentita, anche perché è l’identica trama di Quella sporca ultima meta. Questo è una specie di remake, più o meno. E se ancora la trama vi dice qualcosa, e vi fa pensare ad altro, beh, sappiate che ci fu un remake anche europeo, mica riuscitissimo, Mean machine, con Jason Statham (e Vinnie Jones), dove al posto del football americano, c’è il nostro football europeo.
Qua il protagonista è Adam Sandler, ed è azzeccato. Tutto intorno, una botta di spalle valide (gli USA eccellono in attori di secondo piano ma molto bravi). Altre star, Chris Rock e “chi si vede” Burt Reynolds (protagonista del film originale, 30 anni prima).
Il quale Burt fu nominato per questo film ai Razzie, come peggiore attore non protagonista, ma è la solita nomina su un nome a sensazione, perché qua il vecchio fa il suo mestiere senza infamia.
Il film ebbe i suoi costi, che a vederlo non sai bene dove li hanno spesi, però è andato bene, e allora avanti così. Per me, 6 .
Funzionale
Ci sta, giusto per la parte.
Al solito sembra un pazzo, ma va bene
Se la cava benino, sembra anche meno rifatto del solito, anzi, qua e là sembra lui.
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