Regia di Tim Story vedi scheda film
Il giovane professor Reed Richards si fa finanziare dal rampante Victor Van Doom una spericolata missione nello spazio. Lo accompagnano la bella Sue Storm, il fratello Johnny e Benjamin Grimm, oltre allo stesso finanziatore. Investiti dai raggi cosmici si trasfomano tutti in creature dai poteri sorprendenti. Reed, Sue, Johnny e il riottoso Ben diventeranno i Fantastici Quattro, mentre Victor sarà il Dottor Destino, uno dei migliori cattivi dell’universo Marvel. I cinecomix, nonostante proseguano senza intoppi la loro corsa agli incassi, cominciano a mordere il freno. Troppi effetti speciali, poca creatività, inarrestabile livellamento verso il basso delle sceneggiature. Quella dei Fantastici Quattro sembra pensata per adolescenti rincoglioniti dal Ritalin. Che dire? Annullato lo spessore dei personaggi: a parte La Cosa (Michael Chiklis) tutti gli altri, buoni e cattivi indifferentemente, sono poco più che indossatori con faccine da telefilm. Jessica Alba, pur bellissima, ha un carisma pari a zero, e lasciamo perdere la Torcia che nel fumetto ha una definizione importante e qui viene trasformato nell’incosciente scavezzacollo di turno. Che I Fantastici Quattro abbia avuto un così grande successo in Usa è il segno dei tempi.
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