Regia di Jan Kounen vedi scheda film
Purtroppo non è un nuovo modello di smartphone adattato per Obama.Non apre mail,non manda messaggini, non fa fotografie,non ha le suonerie scaricabili.Non ci puoi nemmeno telefonare.Blueberry di Jan Kounen è un film o sedicente tale.Se in Dobermann tutti i trucchi visivi e sonori,di montaggio,tutti gli artifici di regia potevano anche essere i benvenuti in un film molto pulp(o aspirante a esserlo,comunque tamarrissimo) qui la stessa tecnica ammantata di una manciata di spiritualismo new age da quattro soldi, di musiche dei nativi americani sparate a un miliardo di decibel diventa decisamente irritante.Ed è subito chiaro che la pochezza di Kounen è seconda solo alla sua presunzione.Voleva fare un western epocale,totalmente diverso dagli altri e almeno in questo è riuscito:ma quello che è venuto fuori è un ammasso informe di belle immagini con alcuni inserti naturalistici che farebbero la loro porca figura solo sui documentari di National Geographic.E' come se Kounen destrutturasse totalmente il genere western,lo facesse a pezzetti piccoli piccoli e cercasse di riassemblarli alla rinfusa.Quando si rimonta una cosa precedentemente smontata o quando si cercano di incollare i frammenti rotti di qualcosa in genere quello che ne esce è sempre qualcosa di diverso da quello che era.Questa è l'operazione che fa Kounen e quello che esce è una mostruosità incerottata.In cui noti solo i pezzi di cerotto che servono per attaccare tra loro i vari pezzi e non noti quello che era il materiale di partenza.Appunto.Il western forse non è fatto per il cinema francese...
presuntuoso e mediocre come la sua regia
versione con meches...si arrangia
mediocre
assolutamente fuori luogo
insomma
sceriffo in carrozzella
guest star lautamente pagata,credo...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta