Regia di Gregor Jordan vedi scheda film
Un buon film, secco, asciutto, personaggi ben delineati che risultano simpatici nonostante facciano delle porcate immense, buon ritmo, storia diritta con poche divagazioni tutte funzionali allo svolgimento della trama, con un colpo di coda finale di tutto rispetto: il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
In realtà nessuno è ciò che sembra e quelli apparentemente più giusti o deboli, si rivelano essere più marci e forti dei corrotti.
Ne esce un ritratto impietoso dell'esercito americano, sicuramente diverso da ciò che siamo abituati a vederci propinare da pellicole del genere e forse più vicino alla realtà, anche se appare chiaro che si tratta di alcune persone e non dell'insieme.
La vita in una caserma americana nella Germania della pre-caduta del muro di Berlino, di una parte di soldati, perlopiù galeotti tolti alle patrie galere, dediti al commercio illegale di beni dello stato per trarne guadagno personale, fino a quando il gioco si rivela troppo grande per loro ed un sergente, apparentemente irreprensibile, si dà da fare per smascherarli.
Ottima e funzionale alla trama.
Nulla.
Non è bellissima, ma dotata di un certo fascino perverso. Buona interpretazione.
Il Clint Eastwood dei poveri, faccia di cuoio, impassibile, al suo meglio in un ruolo ritagliato su misura per lui.
Altro buonisssimo attore, qui nella parte di un senzapalle succube di una moglie decisamente più giovane di lui, avvenente ed arrampicatrice. Buono.
Che sia un validissimo attore, è fuori di ogni dubbio, del resto la nomination all'oscar per la grande interpretazionen di Commodo nel "Gladiator", l'aveva già dimostrato. Quì in un ruolo viscido ma affascinante, che rende alla perfezione.
Di routine, ma valida, senza grandi colpi di genio ma neanche cadute grossolane di ritmo narrativo. Di rilievo l'inzio, con il plotone che marcia sulla bandiera Statunitense, ed il "volo" dei sogni.
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