Regia di George A. Romero vedi scheda film
FIlm assolutamente mai banale, con una eccellente metafora sulla chiusura dell'America, sulla disparità della ricchezza e sul potere, sull'egoismo, sul come anche i carnefici sono vittime di qualcuno. Un affresco politico-sociale che scuote le coscienze d'America riprendendo temi dell'horror cari anche a Wes Craven, ovvero l'horror come specchio metaforico dei problemi sociali. Magari direi che il personaggio di Hopper, seppure egoista, freddo e calcolatore, doveva essere un poco più ben tratteggiato per poter dare alla storia un vero valore politico. Un pò troppo confuso, ancora una nebulosa non bene definita. Però c'è un'altra faccia: quella degli zombie, non più solo carnefici, ma anche vittime del contagio. Sono loro, in ogni caso, gli eroi veri della storia: sia perché splatter e mostri la fanno da padrone, sia perché per la prima volta vengono visti come dei malati, dei bisognosi di pietà e di cure, come delle vittime. SInceramente non ho ancora visto glia ltri film della saga, ma l'umanità e la sensibilità di Romero come autore di cinema sociale è molto notevole. E poi, che dire della riflessione sulla guerra? Noi stessi, che abbiamo ancora la capacità di ragionare di fronte alla malattia che contagia il mondo di fuori, la violenza, per il denaro ci isoliamo e compiamo attentati terroristici contro i nostri simili... nonc 'è rimedio, non c'è speranza. Pessimista e duro. E poi veniamo al lato artistico: non mi ha molto spaventato (del resto è uno splatter, non un horror vero e proprio), ma l'azione, così high-tech, così avventurosa, così "carpentiana" (riprende la scia di "1997" e "Fantasmi da Marte", eccome se la riprende!) è assolutamente fantastica. Sinceramente mi aspettavo proprio ciò che ho visto (e mi è piaciuto). Il mio voto è un 8.
Metaforica, però secondo me gli manca ancora qualcosa per arrivare al completo atto d'accusa contro la politica americana. Pazienza, la vicenda è coinvolgente e ben scritta, fonde bene l'action con lo splatter, dona alla storia un ansia da clima post-nucleare (speriamo nn sia profetico...) da impallidire... e poi, pessimismo assoluto.
Adatta al film, funzionale.
Nulla!
Ottima prova
Grandi le scene in cui mostra la città semi-vuota, in rovina, dall'alto. Grandi anche le scene con gli zombie alla fine, che attraversano il fiume. E' un grande artigiano, però forse mi aspettavo di più. Magari lo splatter non è il mio genere...
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