Regia di George A. Romero vedi scheda film
Un film che va avanti sparato: dalla prima (bellissima) sequenza che ci presenta i nuovi zombi, passando per quella in cui emergono dalle acque (qualcuno ricorda "L'occhio nel triangolo"?), fino all'inquietante finale. Nel mezzo l'atmosfera da apocalisse che pervade tutta la pellicola ha come naturale conseguenza una tensione che non cala mai.Riflessione socio-politica, humor nerissimo e pessimismo allo stato puro, senza alcuna possibilità di redenzione. Gli uomini sono divisi tra loro, circondati, assediati, con unica risorsa la lotta perenne (o la fuga verso un ipotetico e utopico nord).
Bravi e funzionali gli attori, con citazione speciale per lo spettacolare Dennis Hopper, magnate, padrone della baracca, e cattivo fino al midollo. Romero, tornato dopo 20 anni al suo tema prediletto, l'ha fatto con gran classe, e nonostante il budget stellare non s'è lasciato prendere la mano dagli effetti splatter (mai fini a se stessi), né ha ceduto alle tentazioni del "new horror": i suoi zombi non fanno i 100 metri in 10 secondi, hanno avuto un'evoluzione si, ma un'evoluzione plausibile, emotiva: forse anche loro sono alla ricerca di un posto dove andare...
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