Regia di Robert Altman vedi scheda film
“Gang” e’ uno dei tanti figli di quel “Gangster’s Story” di Arthur Penn, che nel 67 inauguro’ la New Hollywood e, in particolare, il filone dei gangster-movie a sfondo sociale ambientati ai tempi della Grande Depressione. Il piovoso film di Altman soffre un po’ sia del confronto col “classico” di Ray a cui si ispira (“La donna del bandito” del 1949, in realta’ un’opera gia’ “moderna” per la rarefazione della narrazione, l’attenzione alle psicologie dei giovani protagonisti, la scelta di tenere la violenza fuori campo), sia di un certo romanticismo lirico, ben poco “altmaniano”. Resta tuttavia un punto fermo nel percorso del grande cineasta americano, per l’ironica e disincantata rivisitazione degli stilemi di un genere, per lo sguardo amaro sull’America di ieri (anzi, di sempre), per l’abilita’ nell’utilizzo del sonoro. Memorabile la Duvall, eroina anti-eroica, scheletrica e dimessa, l’esatto contrario della tradizionale femme fatale.
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